Nulla di buono?
La Terza e la Quarta Commissione del Consiglio Valle, presidenti Dario Comé e Diego Empereur, valuteranno ulteriormente il progetto della costruzione di una centralina idroelettrica nel vallone di Barasson, dopo che i Sindaci di Etroubles e Saint-Oyen, forti di una petizione di 450 cittadini, hanno attivato la richiesta di valutazione di impatto ambientale. Il riferimento ai principi generali alla produzione di energie alternative e pulite, introdotti dal protocollo di Kyoto, che il documento redatto ricorda, non promette nulla di buono.
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This entry was posted on 20 luglio 2010 at 19:26 and is filed under Battaglia, Degrado ambientale, Degrado morale, Montagna, Natura Morta, Politica valdostana, Speculazione, Uomini politici. You can subscribe via RSS 2.0 feed to this post's comments.
Tag: Comune di Etroubles, Comune di Saint-Oyen, Consiglio Valle d'Aosta, Dario Comé, Diego Empereur, Valle d'Aosta, Vallone di Barasson
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20 luglio 2010 a 22:11
un bel film
titolo: ad ogni costo
sottotitolo: ecco perché i sindaci dobbiamo deciderli noi
regia: Lui
2 agosto 2010 a 21:55
consiglio regionale ha delegato alla parte tecnica (rocco) la decisione (peraltro già presa) sul destino della centralina sul torrente barasson
pare che 437 cittadini (che li vivono) hanno sensazioni e sensibilità diverse.
comunque è certo che la politica è sul chi va là in merito alle petizioni; si teme e si prevede possano aumentare in futuro.
2 agosto 2010 a 22:38
la parte tecnica dice sempre e soltanto quel che vuole il politico di turno (così vuole lo spoil’s system alla fonduta). Serve esclusivamente ai politici per far finta di lavarsi le mani del problema e poter dire: “è un parere di tecnici, non politico”. Ma quand’è che qualcuno avrà il coraggio di dirlo chiaramente? Fino a quando andrà avanti questa squallida ipocrisia?
Sto commentando, nel gruppo “I care comba verney” su FB, una deliberazione di Giunta in proposito molto significativa, in materia di centraline idroelettriche … Vedo comunque che qualcosa si sta muovendo.
3 agosto 2010 a 06:47
ho visto la registrazione della seduta sul punto in questione.
occorre al più presto pensare ad un piano di tutela dei cittadini.
3 agosto 2010 a 09:37
per le centraline idroelettriche occorrerebbe quanto meno, subito, una moratoria (sospensione di domande e costruzioni) per poter valutare la situazione (centraline esistenti, domande in corso, intenzioni, ecc.), e fare il punto della situazione, per capirci qualcosa e prima che la situazione scoppi. Il tutto è ora in mano al padrone di turno e ad alcuni suoi amici che fanno il bello ed il cattivo tempo (e soldi a palate), ad alcuni pochi lasciano le briciole, per non insospettire e non dar nell’occhio. Ma probabilmente alla politica va bene così … .
3 agosto 2010 a 10:41
l’esperienza insegna che se sentono gli occhi dei cittadini addosso o il fiato degli ambientalisti sul collo ci vanno un po’ + cauti, sennò anche gli uffici che dovrebbero vigilare sulle acque fanno di tutto per obbedire al padrone di turno. la Delibera 2019 del 2010 ne è un bell’esempio. La solita società ALGA di Champdepraz ha giostrato in modo tale le cose che un parere negativo sull’impatto ambientale di una centrale a Clavalité, espresso all’unanimità dal comitato tecnico per l’ambiente nella riunione del 1 ottobre 2008, è diventato magicamente positivo (a maggioranza) il 1° giugno 2010. Tra parentesi, si tratta di centrale in zona a rischio di inondazione, ma fa niente. Sappiamo già che il deflusso minimo vitale sarà ben difficilmente rispettato tanto di solito non si controlla una mazza. Non stiamo poi ad illustrare quel che fanno i padroni del business idroelettrico all’interno di certe aree protette a gestione regionale. Ma chissenefrega. Poi il comitato pesca si stupisce che non ci sono più pesci nei torrenti e in Dora. Ma va là….
3 agosto 2010 a 11:13
per la deliberazione di cui sopra rinvio anche a quel che stò scrivendo, in proposito, in una discussione nel gruppo “I care Comba Verney” su FB. Si tratta di una deliberazione molto, molto interessante, sotto diversi punti di vista. Siccome i politici, sia quelli di maggioranza che quelli di opposizione, non vedono, non sentono e non parlano, è forse meglio che siano proprio i cittadini, in quanto diretti interessati, a seguire attentamente certe vicende che ci toccano da vicino.
E sapete dove la vox populi afferma che gli amici beneficiati dal padrone reinvestono parte dei proventi accumulati con il business delle centraline? All’est, ad es. in romania. Ci vorrebbe, in proposito, una seria inchiesta giornalistica da parte di un marc travail di chez nous.
3 agosto 2010 a 11:50
ma chiedo e domando a voi più esperti.
avete visto cosa ha scritto aosta oggi sulla questione della petizione in consiglio (http://www.aostaoggi.it/2010/luglio/28luglio/news19176.htm)? voi cosa capite? io capisco che hanno recepito le giuste osservazioni dei firmatari e quindi l’impianto non sarà autorizzato. poi ascolto la registrazione e scopro che invece non è così. hanno recepito le istanze del territorio ma l’impianto si farà lo stesso, più piccolo ma si farà.
è così che l’informazione agisce? se è così ben vengano bavagli e controbavagli.
3 agosto 2010 a 11:51
scusate ecco il link corretto http://www.aostaoggi.it/2010/luglio/28luglio/news19176
3 agosto 2010 a 12:02
le petizioni e le osservazioni (anche dei comuni, vedasi Fénis per clavalité) si possono accogliere in vari modi.
3 agosto 2010 a 12:24
a raz les bolles: molto probabilmente, nel 2008, al Via non erano ancora state date, da parte di chi di dovere, le opportune indicazioni e, inoltre, c’erano quelle osservazioni del comune di Fénis, che preoccupavano più del parere del Via, comunque, c’è sempre una soluzione … a più tardi per la prossima puntata (I care comba verney).
3 agosto 2010 a 13:09
Un’altra delibera fresca fresca, sempre su una centrale, questa a Chamois, lascia senza parole. si parte da una definizione drammatica dello stato di salute del torrente definito critico per gli scarichi del depuratore, artificializzato nelle sponde,”difficilmente in grado di consentire un ripopolamento di salmonidi, con presenza di fauna ittica estrememente localizzata e insufficiente a costituire cominità ittiche in grado di strutturarsi”. Il tutto in una situazione di dissesto idraulico. Cosa ci si può aspettare da questo quadro? un parere negativo? NO!!! parere positivo con obbligo di rilasci da 10 a 30 litri d’acqua al secondo (cioè niente) nei mesi invernali, che sono anche quelli più delicati poiché coincidono con quelli della riproduzione!!!!! risultato: morte biologica del torrente. alla faccia della Perla delle Alpi (Chamois è considerata tale)
3 agosto 2010 a 14:01
qui a rhemes, dove le centraline sono già due, si sta programmando la terza, con la partecipazione del comune (rhemes-saint-georges) e del solito noto. Parere positivo già assicurato fin d’ora. Pesci, ambienti, controlli? da parte di chi?