Della serie “l’erba del vicino…”


Riprendiamo tale e quale dal sito: La Provincia di Torino istituisce un premio alla qualità ambientale per porre freno alla proliferazione di piccole centraline idroelettriche nei corsi d’acqua montani. La Giunta Provinciale ha infatti deliberato la concessione dei “Certificati Blu” ai piccoli comuni appartenenti a una Comunità Montana e con meno di 2500 residenti (dati censimento Istat 2001) che si impegneranno a non richiedere (direttamente o in compartecipazione con altri soggetti) autorizzazioni per derivazioni idriche.

Da noi invece l’esatto opposto! L’assessore all’Ambiente, contrariamente ai sindaci coinvolti, auspica e supporta la costruzione di nuove centrali idroelettriche in alta montagna! Siamo sempre i migliori in fatto di ecosostenibilità, ci meritiamo il bollino color m… .

____________________________________
Condividi su Facebook:

Explore posts in the same categories: Battaglia, Critica, Degrado morale, Informazione, Mafia di montagna, Mala Amministrazione, Natura Morta, Politica valdostana, Stupidità, Uomini politici

Tag: , , , , ,

You can comment below, or link to this permanent URL from your own site.

9 commenti su “Della serie “l’erba del vicino…””

  1. raz-les-bolles Says:

    chez-nous invece i costruttori di centrali diventano sindaci, quindi come potranno mai opporsi alla proliferazione di centrali, cioè della loro lucrosissima fonte di guadagno? non siamo forse in un evidentissimo caso di conflitto d’interessi?

  2. buzzobuono Says:

    Nomi e cognomi please!

  3. bruno courthoud Says:

    prendere in considerazione il problema delle centraline idroelettriche o, meglio, della produzione di energia idroelettrica, in valle d’aosta, meramente sotto l’aspetto dell’inserimento ambientale è estremamente riduttivo. E’ chiaramente sotto gli occhi di tutti che questa regione, dopo gli accordi con l’ENEL e la costituzione di CVA, punta decisamente non solo sull’indipendenza e autonomia energetica (produrre energia idroelettrica al fine di essere autosufficiente in materia), ma soprattutto su di una produzione da esportazione, da vendere all’esterno della valle d’aosta. La produzione e, se possibile, la distribuzione di energia idroelettrica come garanzia di indipendenza economica (vedansi articoli 1 e 2 dello Statuto UV). La regione (l’UV) intende in questo modo mettersi al riparo da eventuali ripercussioni negative del cosiddetto federalismo fiscale. Tra l’altro, in questo momento, produrre energia “pulita” con l’acqua e rivenderla allo stesso costo di quella prodotta con altre fonti di energia molto costose (petrolio e derivati), consente margini di guadagno notevolissimi. Ecco perché la corsa alla produzione di energia idroelettrica. La regione (rollandin) e i comuni (con ovviamente la compagnia dei soliti amici, tipo il sindaco sopra menzionato di cui mi piacerebbe conoscere nome, cognome e comune, nonché partito politico di appartenenza) non rinunceranno perciò MAI a percorrere la strada intrapresa (costruzione di centraline), anzi sono già pronte iniziative della CVA per la costruzione di bacini di media grandezza. Il problema dell’inserimento ambientale è solo un piccolo e fastidioso problemino, necessario per compiacere quei rompicoglioni di ambientalisti, ma, in ogni caso, facilmente superabile tramite la VIA, controllata dalla stessa regione, che serve ormai, per lo più, per premiare gli amici e punire i nemici.

  4. mistery Says:

    ecco le nom e le cognom (o quasi): non è un mistero che il neo-sindaco di Champdepraz costruisca da anni e anni centrali di ogni dimensione in moltissimi comuni della valle, a partire dal suo (appena appena al di fuori dai confini del Parco regionale del Mont-Avic). Pare che alcuni agricoltori del suo paese non siano propriamente entusiasti della quantità di acqua che le sue centrali lasciano nei rus d’irrigazione…
    Da poco ha organizzato, nel suo territorio, una giornata per incentivare la pratica della pesca presso i bambini delle scuole dell’obbligo, il che, forse, non è uno dei modi migliori di promuovere l’immagine di un paese sede di Parco naturale…
    E ovviamente non è neppure un mistero che non sia un esponente né di ALPE, né dei Verdi…. Uah uah ah ah!

  5. moussechocolat Says:

    E diciamolo! Il sindaco è Angelo Lanièce!

  6. zumpappa Says:

    Mi pare che anche ne l paese di raz le Bolles abbiano costruito una centrale idorelettrica, lei era contraria?

  7. patuasia Says:

    Moussechocolat si sbaglia: il neo-Sindaco di Champdepraz è Luigi Berger, cognato di Angelo Lanièce… Faccio notare comunque che il sito ufficiale del Comune di Campdepraz (http://www.comune.champdepraz.ao.it) riporta ancora che il Sindaco è Lanièce. Se non lo sanno loro…

  8. raz-les-bolles Says:

    caro zumpappa, no non ci son riusciti, almeno finora. ma io ci ho sempre gli occhi aperti e il cervello funzionante. zumpappa forse non hai capito chi sono…..

  9. catone (cato censor) Says:

    Che ridere, a Champdepraz hanno pure l’assessore alle fogne!! tra tanti assessorati fantasiosi inventati e sparsi un po’ in tutti i comuni, questo merita proprio una citazione!! vedere il sito ufficiale:
    http://www.comune.champdepraz.ao.it/Comune/it/Amministrazione/Giunta.aspx


Lascia un commento