Aostanovela 6
Da Aostasera.it una nota del Movimento della Sinistra.
“Denunciare proprio chi le scritte ha provato a toglierle appare talmente assurdo che non possiamo non sospettare un’azione politica vendicativa da parte degli attuali organi di potere nei confronti di una candidata dell’Alpe.” Così in una nota la Federazione della Sinistra commenta la vicenda dell’artista Patrizia Nuvolari, candidata dell’Alpe alle scorse amministrative e denunciata dal Comune di Aosta per l’azione dimostrativa compiuta durante la campagna elettorale. Il movimento guidato da Francesco Lucat esprime solidarietà alla Nuvolari e “condanna l’assurdità di un atto il cui unico scopo appare essere un attacco personale a una importante esponente dei partiti di opposizione, con una logica assai prossima a quella fascista istituzionale”.
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Tag: Comune di Aosta, Denuncia, Francesco Lucat, Imbrattamento, Movimento per la Sinistra, Patrizia Nuvolari
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18 giugno 2010 a 08:51
Sono passato poco fa nella strettoia che collega a ovest piazza Chanoux con piazza san Francesco osservando con attenzione il muro del Municipio. Penso sia questo il campo di battaglia, spero di non essermi sbagliato.
Orbene, le scritte dovevano essere verso nord, ora in sito c’è un “ciao” inciso da una punta senza colore. Prescindendo da questo parto di una persona da ricoverare, dico che qualunque passante, non informato delle peripezie nuvolasiche, tirerebbe dritto senza minimamente notare differenze di colorazione nel muro, differenze afferrabili solo a un’analisi ad hoc e che comunque non danno fastidio alcuno.
Quindi,delle due l’una: o era dovere d’ufficio pizzicare chi comunque ha modificato qualcosa di un muro comunale, e allora non si può criticare la denuncia, semmai la sua causa a monte; oppure quest’ultima era facoltativa e allora non la si doveva assolutamente fare visto il risultato finale dell’intervento, oggi non perfetto solo perchè un imbecille ha inciso un “ciao”.
Ciò detto, la domanda è d’obbligo: era dovere d’ufficio? Se non si chiarisce questo punto tutto il resto è un parlare per il solo gusto di non tacere.
18 giugno 2010 a 10:47
per semplice conoscenza
la regione, in quanto ente di tutela e vigilanza in materia di beni paesaggistici (non è il caso di specie), salvo le competenze delegate ai comuni con apposita legge regionale, dovrebbe portare a conoscenza della procura ogni informazione in suo possesso su possibili o probabili violazioni in materia di beni paesaggistici. Nessuno lo ha mai fatto e nessuno lo fa, in quanto esistono precise indicazioni in tal senso, ovviamente non scritte, da parte dell’organo politico. Cosa facciamo: denunciamo il Presidente della Giunta, l’Assessore competente Laurent Viérin, il Sovrintendente Robert Domaine e ogni singolo funzionario per omissioni di atti d’ufficio? In un paese normale sarebbe solo normale.
p.s. qualora questo avvenisse, pur venendo l’ordine dagli organi politici al massimo livello, a pagarne le conseguenze sarebbero i funzionari che esaminano le singole pratiche, cioè l’ultima ruota del carro: così vuole lo spoil’s system alla fonduta valdostana (analogo a quello italiano). Così funzionano le cose in questo paese.