A quelli del 60% ci piace così!
Fortuna che piove. Se l’umore nostro è grigio quello delle piante, degli alberi e dei fiori è verde e colorato. Altrimenti non sarebbe così. L’attenzione verso il verde cittadino segue lo stesso destino di quella rivolta ai beni archeologici. Il capolinea è il degrado più totale. Così diffuso che anche i cittadini se lo portano addosso e neppure se ne accorgono. Anche le fioriere dei privati, quelli che per interesse proprio dovrebbero averne maggior cura, languono in perenne stato di abbandono. Di cosa sia il turismo non hanno un’idea. Inseguono luoghi comuni presi in prestito dalle peggiori trasmissioni televisive. Gli stessi di chi li governa. Pardon, di chi CI governa!
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Tag: Aosta, Degrado urbano, Ristoratori aostani, Turismo di montagna, Verde urbano
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18 giugno 2010 a 13:09
Quell’aiuola non è mai stata curata. E neppure ripulita dall’immondizia, è vergognoso un atteggiamento così indifferente nei confronti della città. La vocazione turistica Aosta non l’ha mai avuta, perché occorre essere sensibili al bello e gli aostani invece sono refrattari.
18 giugno 2010 a 19:40
Forse l’ha avuta, in modo inconsapevole, nell’ottocento, quando arrivavano gli inglesi per il Grand Tour, certo che oggi la vocazione l’ha perduta nel degrado che imbottisce i cervelli dei nostri amministratori e quelli di una buona parte dei cittadini. Altrimenti la città sarebbe diversa e bella.