Così va il mondo!
Ci sentiamo in dovere di ricordare quanto è dovuto alla memoria: si sa mai che faccia bene. Con la nuova Giunta comunale abbiamo Patrizia Carradore in veste di assessore al Turismo e Attività produttive. La carriera politica della ragioniera inizia nel 1996 nel movimento politico Fédération autonomiste. Nel 2005 viene eletta consigliere comunale e nominata Vice-Presidente del Consiglio. Segretaria particolare dell’allora assessore regionale al Turismo, Claudio Lavoyer, viene presto coinvolta in problemi con la giustizia. L’imputazione è truffa. Viene condannata nel 2007 in primo grado a otto mesi di carcere e al pagamento di una multa di cento euro. Anche Lavoyer, sempre per la stessa imputazione, viene condannato a un anno e 150 euro di multa. Insieme sono stati accusati di aver pagato soggiorni con denaro pubblico a persone che non ne avevano diritto. Insieme hanno organizzato, nel recente passato, una conferenza sull’etica: Claudio nel ruolo di assessore regionale alle Finanze e Patrizia in quello di curatrice della segreteria scientifica dell’evento. Claudio e Patrizia, felici e contenti, oggi sono entrambi assessori, premiati dalla società per gli ampi servigi resi.
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13 giugno 2010 a 05:47
deratizzazione: occorrerebbe invece che i roditori che si macchiano di reati contro la pubblica amministrazione vengano sospesi e allontanati immediatamente dalle loro funzioni da parte della magistratura; ad evitare che i politici, come succede regolarmente (ma anche quella parte dei cittadini che li votano), non li premino per meriti politici acquisiti. Ma così, per il momento, non va il mondo, almeno il nostro. Per il momento dobbiamo accontentarci di metterli alla berlina (forse ancora per poco).
13 giugno 2010 a 08:13
Bisognerebbe contarli i roditori che hanno roso il bene pubblico, chi in un modo chi nell’altro. Stilare una bella graduatoria e bandirli dagli incarichi pubblici. Non mi sembra un provvedimento antidemocratico. Un modo ovvio per difendere gli interessi della collettività, ma in Italia e in Valle d’Aosta chi c’è che ha a cuore questi interessi? Non certo i politici e nemmeno la gente che li vota e allora? Che vada tutto in mona!
13 giugno 2010 a 08:37
non c’è altro modo serio e perseguibile per risanare la pubblica amministrazione, la prigione non serve a nulla. Occorrerebbe una riforma della giustizia che allontani, fin dalla sentenza di primo grado, chiunque ha rosicchiato il patrimonio comune. E’ una riforma banale e semplicissima, forse troppo banale e semplice, tant’è che nessuno la persegue, nemmeno l’opposizione! Tutti i discorsi su moralità, pulizia interna ai partiti, ecc., ci hanno stufati, perché sono solo una presa in giro per gli elettori!
13 giugno 2010 a 09:55
Sono perfettamente d’accordo con il signor Courthoud.
Peccato che l’opposizione non cavalchi seriamente questo bel cavallo di battaglia, forse perché perderebbe numerosi pezzi?
13 giugno 2010 a 12:24
E oltre all’allontanamento dalla cosa pubblica, dovrebbero (i roditori) restituire il mal tolto, fino all’ultimo centesimo di euro, con gli interessi, e non una minima parte del maltolto (vedasi rollandin), il che rende addirittura conveniente rosicchiare anche da un punto di vista economico! Le multe di 100 e 150 euro a Carradore e Lavoyer sono al limite del ridicolo!
Non fanno così anche le banche? Provate a rosicchiare una banca!
p.s. mi chiedo anch’io perché nessuno si muova seriamente in questa direzione, l’unica efficace e praticabile; tutto il resto è chiacchiera e fumo negli occhi degli elettori.
14 giugno 2010 a 16:06
Che schifo! La GOGNA! Quello che manca è la GOGNA per i reati e gli scandali amministrativi/fiscali pubblici!
14 giugno 2010 a 21:39
nel periodo medioevale la gogna era ubicata in quella che adesso è Croce di città, dove aveva sede anche il mercato, ed era il luogo più frequentato della città: ogni passante poteva prendere visione di chi era “alla gogna”, sputargli in faccia, ecc.
Nello stesso luogo e sempre in giorno di mercato avvenivano gli “strappements de corde”, che però lascerei perdere … sarebbe tortura.
Si potrebbe organizzare, per lo meno, una mostra permanente di fotografie …