Cambiare…
In campagna elettorale tutti i partiti vogliono cambiare la realtà delle cose, chi in un modo, chi in un altro; noi abbiamo scelto il cambiamento più ragionevole, quello che porta lavoro, quello che migliora la città, quello che non crea l0bby di potere e conseguenti affari. La maggioranza ha chiuso gli occhi e ha votato ancora una volta per il business degli altri, con la convinzione di portare a casa qualche cosa che non sia la polvere. Non so, se questa larga fetta di “ingenui” possa un giorno ricredersi, personalmente non ci spero, ma chissà… chiusi i rubinetti statali forse avverrà il miracolo che li e ci metterà con il culo per terra (non siamo autonomi per niente!), in questa condizione avranno il tempo per riflettere, noi lo abbiamo già fatto. Ma non è questa la considerazione che volevo porvi. Dunque, dicevo che è stato il cambiamento l’argomento delle varie coalizioni, eppure fra gli eletti pochissimi sono i volti nuovi, soprattutto nell’aerea di centrosinistra. Delle due coalizioni che vedevano quattro liste schierate, solo tre nomi non sono fra quelli più volte citati: Paolo Momigliano Levi, Fabio Platania e Loris Sartore. Cambiare il mondo significa anche avere il coraggio di desistere dalla tentazione di occupare una poltrona per sempre. Magari, per chi rimane sempre ai margini, la voglia di politica torna. E con essa la politica.
____________________________________
Condividi su Facebook:
Tag: Aosta, Elezioni, Fabio Platania, Loris Sartore, Paolo Momigliano, politica
You can comment below, or link to this permanent URL from your own site.
25 Maggio 2010 a 13:07
In effetti qualche volto nuovo in più non sarebbe guastato soprattutto fra le fila di chi è contrario alla politica come professione. Dina Squarzino ad esempio, avrebbe potuto sostenere con la sua esperienza e con le sue conoscenze un, o meglio, una consigliera alla prima esperienza. Evidentemente la politica è una malattia, neppure più una vocazione. E se viene percepita così, non ci sarà più nessuno che vorrà spendersi.
25 Maggio 2010 a 18:45
E i vecchi, no, sono professionisti della politica.
E i giovani, no, sono rampolli.
Insomma, non vi va mai bene niente. Teniamoci Giordano e Follien, va
25 Maggio 2010 a 18:54
Giordano e Follien se li tiene lei, signor Tormento. I ragionamenti lei li sintetizza in B/N. Non va bene una signora di una certà età che dopo 15 anni trascorsi in consiglio regionale ora fa la consigliera comunale: non offre una bella immagine di sé. Come un Primario che pur di stare in ospedale si mette a fare il generico. Non va neppure bene il ragazzo che di qualità ha solo la giovinezza: nel mezzo c’è un mondo.
25 Maggio 2010 a 21:30
La sopra citata ultrasettantenne ex consigliere regionale verde è servita a far eleggere quattro consiglieri comunali Verdi ad Aosta(quattro su sei), cose inimmaginabili appena tre mesi fa… un miracolo.
determinante per il trionfo di Carlo Curtaz nelle primarie e capo cordata stile democristiano per eleggere gli altri due.
Grandiosa Secondina, evviva la terza età!
evviva L’Alpe, evviva l’arcobaleno!
26 Maggio 2010 a 07:32
Precisiamo che Curtaz è stato eletto consigliere dalla coalizione e non dalla Squarzino, detto questo nessuno mette in dubbio le capacità democristiane di Dina che noi, di Patuasia news, sappiamo apprezzare, infatti mai prima d’ora gli ex Verdi avevano portato in Comune un risultato così brillante, al contrario degli ex Aosta viva che hanno confermato solo Mario Vietti: gli ex verdi sanno fare politica, perché usano il cervello e fanno squadra, gli ex Aosta viva no, perché usano il fegato e puntano sul riscatto personale (elezioni regionali docet). Nonostante ciò, Dina non fa una bella figura, comunica troppa affezione alla poltrona che di questi tempi non è il massimo, soprattutto nelle fila della sinistra. Contraddice, con la sua eterna presenza, il concetto di rinnovamento e partecipazione tanto citati in campagna elettorale. Avrebbe potuto ottenere gli stessi risultati, lavorando dietro alle quinte. Anche i giocatori a un certo punto smettono di giocare, i migliori, poi, diventano allenatori.
26 Maggio 2010 a 08:05
Ma dov’è questo miracolo? Io proprio non lo vedo. Mi sa che Alp abbia bevuto troppa birra! Nelle precedenti comunali Aosta viva aveva portato a casa sei consiglieri e i Verdi due che sommati fa otto. Oggi l’Alpe porta a casa sei consiglieri cioè due in meno rispetto alla somma dei due partiti che la compongono. Se poi vogliamo aggiungere che c’è pure Renouveau allora il numero risulta ancora più striminzito. E’ questo il miracolo? Il fatto che siano più gli ex verdi che gli ex aosta viva ad essere eletti, mi sembra un calcono del cazzo: Alpe non è cosa nuova?
26 Maggio 2010 a 09:23
Che ragionamenti contorti che fate. Gli ex Verdi sanno fare politica, ma Elio Riccarand è stato trombato in tutte le assemblee/rappresentative in cui era trombabile, sono stati esclusi dal consiglio regionale e fino a un mese fa avevano due rappresentanti in consiglio comunale. Se sono dei geni, evidentemente erano inespressi
E soprattutto: ditemi quali erano gli “ex Aosta Viva” in lista ad Aosta. Meno male che siete alpisti, e proprio voi continuate a fare questi distinguo, pari pari al Pd.
@libero: la campagna 2005 è stata radicalmente diversa di quella 2010. Cinque anni fa c’era qualcuno che trasmetteva un messaggio, oggi non c’è stato. Checchè ne dicano quelli che sostengono che i Verdi sanno fare politica