Pressione alta!


Riceviamo una dichiarazione di Robert Louvin, capogruppo in consiglio regionale di ALPE e volentieri pubblichiamo.

“Che si discuta in seno al gruppo politico dell’Union Valdôtaine di una procedura concorsuale – ancora aperta – per la nomina del primario di Chirurgia Vascolare dell’Ospedale di Aosta, è un fatto grave.
Con quale diritto i gruppi di partito – siano essi di governo o di opposizione – interferiscono in una scelta tecnica di questo genere?
La procedura amministrativa dell’USL non ha altro obiettivo che valutare l’idoneità di un medico a svolgere nel miglior modo possibile il suo operato al vertice di una struttura sanitaria: le preferenze delle fazioni dell’UV rispetto a questo o a quel primario non giovano alla nostra salute.
Non si va ancora a fare gli esami del sangue e le radiografie in Avenue des Maquisards.
Chiediamo che si faccia urgentemente chiarezza sulle pesanti dichiarazioni del Direttore generale dell’USL secondo cui avrebbe “ricevuto pressioni da più parti”.
Quali pressioni? Quali parti? Fare pressioni su un dirigente pubblico non rientra nei confini del lecito.”

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12 commenti su “Pressione alta!”

  1. giancarlo borluzzi Says:

    Due appunti allo scritto di Louvin. Il primo è tecnico. Il problema della guida di chirurgia vascolare all’ospedale di Aosta mi ha incuriosito per un’esperienza diretta: sette anni fa fui operato a una carotide al Mauriziano di Torino affidandomi al primario professor Palombo, in precedenza alla guida di chirurgia vascolare in Aosta mentre oggi dirige il medesimo reparto al San Martino di Genova. Conosco di vista il dottor Peinetti e ho sentito parlare bene del dottor Job. Il mio parere? Senza importanza perchè non esperto in chirurgia vascolare, come pure penso sia il direttore generale dell’Usl, persona certo preparata amministrativamente ma non so se pure in tecniche vascolari. Che l’UV non debba interferire con le nomine dei primari è astrattamente pacifico, ma mi pare inconfutabile che la soluzione più saggia sarebbe consistita nell’aver per legge demandato a una commissione itinerante di luminari nazionali specifici il compito di scegliere la persona più adatta all’incarico in questione. In mancanza di tale commissione le eventuali pressioni non influiscono sull’utile dei pazienti (comunque tranquilli perchè le professionalità di Peinetti come di Job sono indiscutibili) e quindi gli appunti di Louvin profumano di strumentalità. Seconda critica, politica: est modus in rebus, come si può coerentemente protestare per eventuali pressioni di un mouvement per la nomina di un primario nel momento in cui tutta la vicenda politica del Roberto( una lettera a La Stampa affermava che il nostro fa Roberto e non Robert all’anagrafe )è stata caratterizzata dalla volontà di far intromettere una ben determinata politica nella vita delle persone, cioè la politica integralista e impicciona che vuole dettare i percorsi culturali di tutti al fine di perpetuare la patologica illusione di un trapassato locale ancora microscopicamente vegeto? Job e Peinetti pari sono se entri in ospedale, ma la cultura linguistica che Roberto( non Robert, vedasi sopra) vuole imposta a tutti non serve a nulla atterrando a Perth come a Paro o a Salta o a Kyoto. E questo fatto danneggia sicuramente i cittadini, non le nomine a primario di persone comunque degnissime.

  2. marburg Says:

    Se lo dice Borluzzi che Peinetti o Job pari sono, possiamo stare tranquilli: si vede che, al contrario del DG dell’USL (“persona certo preparata amministrativamente ma non so se pure in tecniche vascolari”) lui è vascolarmente preparato. Forse l’unica differenza tra i due è che Peinetti è stato trombato alle elezioni nella lista UV, il che è certo un elemento di merito.

  3. marburg Says:

    e poi, caro Borluzzi, è mai possibile che di qualsiasi argomento si tratti lei tiri sempre fuori il francese! Ha avuto una tata francese che la picchiava da piccolo?

  4. bruno courthoud Says:

    ma quand’è che qualcuno comincerà a mettere in discussione il vergognoso sistema dello spoil’s system, così come introdotto in valle d’aosta e in italia, e si smetterà di mettere in risalto solo i contitui e reiterati suoi effetti? Questo sopra evidenziato è solo uno dei tanti.
    Tra meno di due mesi si elleggeranno una settantina di sindaci. Ebbene, ci saranno una settantina di segratari comunali che seguiranno con apprensione il risultato delle elezioni. Sì, perché il loro futuro professionale è condizionato dal risultato delle elezioni, in quanto i segretari comunali, in ogni comune, non sono più i garanti della legittimità dell’azione amministrativa, della sua chiarezza e trasparenza nei confronti di ogni singolo cittadino, ma sono diventati fiduciari del sindaco di turno, da lui nomicati, da lui cacciabili quando non sufficientemente “fedeli”. Il loro compito è ormai diventato simile a quello che è il compito di Ghedini per Berlusconi, e cioè individuare nei meandri legislativi la soluzione, illegittima o meno, che consenta al sindaco di raggiungere i suoi obiettivi e quelli del suo staff, nei nostri comuni quasi sempre individuabile con un ben preciso gruppo di potere. Ed oltre a questo contribuire, quand’è il caso, a pilotare appalti, dividersi tangenti, e via corrompendo.
    Un esempio a noi vicino? E’ di questi giorni il rinvio a giudizio del sindaco di challand, per turbativa d’asta, ecc . Mi pare che la sentenza sia prevista per il mese di aprile. Chi ha seguito la vicenda si ricorderà che il sindaco di challand ha agito sotto la protezione e copertura del “suo” segretario comunale, che a suo tempo ha patteggiato il tutto (riconoscendo pertanto la sua complicità).
    Se a quanto sopra aggiungiamo che il segretario è l’unico soggetto ad apporre i controlli di legittimità sulle deliberazioni comunali, in quanto è stata a suo tempo soppressa la commissione regionale di controllo (di cui louvin, giovanissimo, è stato presidente), la quale era una unteriore garanzia per il cittadino, il quadro è completo: la chiamano pomposamente “autonomie communale”, il suo significato pratico è “faccio quel cacchio che mi pare, in barba a qualsiasi legge e procedura” e tu, cittadino, se hai tempo e soldi, ricorri al TAR fino al Consiglio di Stato, tanto per me paga il comune, cioè la comunità, cioè noi cittadini.
    E’ in discussione in questi giorni nelle commissioni consiliari (louvin ne fa parte) una ulteriore modifica alle famigerate disposizioni sui segretari comunali, il proponente è caveri. In poche parole 1) la quantità attuale dei segretari comunali non basta, per garantire ai sindaci una base sufficiente per poter scegliere il sindaco che più gli aggrada 2) ma perché un segretario comunale deve essere laureato in legge e avere una buona preparazione in diritto, e in particolare, in diritto amministrativo? Qualunque laurea andrà bene, poi qualche infarinatura di diritto, gliela daremo, con qualche corso ad hoc (magari concordato tra il Celva e l’Univda). Il collegamento tra queste prossime modifiche alla legge sui segretari comunali e le prossime elezioni amministrative è immediato e palese per chi abbia un minimo di conoscenza dell’ambiente: è anzi molto probabile che l’input sia venuto dagli stessi sindaci.
    Louvin e il PD si sono astenuti in ordine a queste aberranti proposte, il che equivale ad un silenzio-assenso.
    Intanto si sta preparando, con la benedizione di tutti i partiti e con l’avallo dei sempre più compiacenti e sempre più inutili sindacati una revisione della famigerata 45/95: in peggio, naturalmente, dalle poche notizie che ho.
    Ma che cosa sto ancora a scrivere: la realtà è che va bene a tutti così, oggi ne benefici tu, domani ne beneficerò io.
    E’ più comodo e più facile urlare ed alzare la voce contro singoli casi (solo quelli che balzano all’onore delle cronache) che affrontare il problema per le corna (nessuno lo vuole fare!).
    Illustri studiosi ed illustri costituzionalisti (uno per tutti Michele Ainis) individuano nello spoil’s system all’italiana una delle principali cause del degrado morale e dell’ aumento quasi esponenziale della corruzione in Italia! Michele Ainis ne propone tout court la soppressione (sarebbe solo richiedere il rispetto dell’attuale costituzione, la quale vuole che nella pubblica amministrazione si acceda per concorso pubblico!).
    Intanto la corruzione pubblica, secondo autorevoli stime, viene a costare, a noi cittadini, una cifra valutata tra i 35 e i 60 miliardi di euro all’anno! Siamo abbastanza stufi di pagare questa “tassa sulla corruzione”, quando sappiamo che molti dei loro beneficiari, sulla medesima somma non pagheranno le tasse, e in più molti di loro sono tra quelli che sottraggono milioni all’erario trasferendo i loro capitali all’estero!
    Buona pasqua a tutti.

  5. giancarlo borluzzi Says:

    Caro Marburg, non capovolgere i fatti. A me del francese non importa nulla, mi infastidisce invece che ci siano altri cui interessa talmente da volerlo propinare anche al prossimo. Inoltre: io non sono vascolarmente preparato, ho detto che le eventuali differenze tra i due (Job e Peinetti)possono essere colte solo da chirurghi vascolari, quali non siamo nè tu nè io nè il direttore Usl nè i valorosi condottieri rossoneri.

  6. raz-les-bolles Says:

    Bruno, è sacrosanto quel che dici. si sa già di un segretario in “esilio” probabile dal 24 maggio, da un comune (dove amministra da più di 20 anni..), in favore di una laureata in lingue, parente stretta di un politico di recente ascesa… Non stiamo poi a raccontare come la suddetta “segretaria in pectore” ha preso la laurea…
    Questo lo spoil’s system alla fontina.

  7. bruno courthoud Says:

    segretari comunali “ad personam”; dirigenti “ad personam”. Nessuna sorpresa: così han voluto, tutti, con lo “spoil’s system” alla fontina (oggi a me, domani a te, e chi ci assicura che domani avremo un “principe illuminato”, come soleva dire a suo tempo l’arch. bertola? Io non ci credo).
    Tra l’altro, rimanendo all’episodio singolo da cui si è partiti, come si permette la signora stefania riccardi, dirigente nominato per fedeltà politica, ma stipendiata coi nostri soldi, ad intervenire sul problema, in veste di politico, e ad invitare al silenzio stampa (“credo sia venuto il tempo di spegnere i riflettori sul caso”)?. A me pare che sia venuto il tempo in cui ognuno torni a fare il proprio mestiere: il funzionario il funzionario, il politico il politico. Ma per fare questo occorre abolire lo spoil’s system alla fontina, che fa comodo a tutti, salvo poi indignarsi di fronte al caso particolare.
    Ricordo che uno degli ultimi beneficiati è proprio franco vallet, politico a fine corsa, nominato, per meriti acquisiti, direttore all’USL.
    Durante il mio periodo di demansionamento (sei anni) sono stati miei diretti superiori e quindi corresponsabili del demansionamento: louvin (presidente della Giunta), perrin (presidente della giunta) e vallet (assessore): e ora dovrei fidarmi delle loro parole e credere che si siano convertiti sulla via di damasco?
    per borluzzi: le tue osservazioni sul francese, che, come sai, condivido quasi integralmente, le fai qui per dissuadere possibili votanti dell’Alpe, e convincerli a continuare a votare UV, perché tanto, in proposito, è la stessa cosa? Ogni tanto mi vengono dei cattivi pensieri.
    Firmato: un cittadino moderato, ma molto, molto incazzato (per riprendere il tema dell’ultima puntata di Annozero).


  8. […] attanaglia i piccoli imprenditori, i medi e i grandi, non influenzerà per nulla le elezioni. Le ingerenze per la nomina di un primario (ricordate ai tempi della sfida Thiébat – Pierini? Ah, quella è un’altra storia?) non […]

  9. giancarlo borluzzi Says:

    @ Bruno. In questo caso, l’esatto contrario del detto di Andreotti, nel senso che se pensi male sbagli. Come può rappresentare il nuovo chi ha così tanto la testa nel trapassato da partorire quel tipo di manifesto per invitare a votare alle primarie?
    E’ un esempio, ma significativo: qualunque grafico e cultore dell’informazione avrebbe privilegiato il messaggio, ovviamente nell’unica lingua usata in Valle come a Taormina o a Piombino, accompagnandolo da una foto cattura attenzione e uno slogan, anch’esso nell’unica lingua etc. etc. Quel manifesto, orrendo nella sua composizione, denota un chiodo fisso sulla distorsione principale della regione, il chiodo del mantenere finzioni e imposizioni. In tale ottica e in tale notte nera, scegliere una vacca o un’altra è ininfluente essendo tutte comunque nere, caro Bruno, questa è l’ovvia deduzione tua, ma io volevo invece indicare l’incongruenza del fingersi nuovi sposando il vecchio.
    Aggiungo: ci sono più componenti nell’Alpe e una sull’argomento aveva una posizione differenziata finchè viveva da single. Ora pare abbia fatto inversione di marcia uniformandosi passivamente al volere della maggioranza della comitiva in cui si è messa. Brutto segno e brutto inizio perchè vengono meno le motivazioni esistenziali di tale nuovo team.

  10. teddybear Says:

    Anch’io sono stato colpito dalla sparata della signora riccardi. Ma dove vive? Non sa perché si trova lì e, soprattutto, chi ce l’ha messa? Il ruolo dei dirigenti (sic!) pubblici, dopo lo spoil’s system, ormai si é ridotto a quello dei fedeli soldatini degli amministratori. La loro abilità sta tutta nel farcire quello che sono costretti a fare con frasi più o meno ridondanti di efficienza ed efficacia, trovando delle improbabili giustificazioni in qualche codicillo di legge o di decreto. Trattandosi appunto di soldatini forse dovrebbero tenere a mente che sono comunque carne da cannone; quando non sono più utili, se fanno qualche cazzata o se qualcuno può risultare più utile di loro, vengono gettati alle ortiche senza tanti preavvisi. Ormai questo sistema spazia a 360 gradi, occupando non solo i posti di “potere” ma a anche le più infime gerarchie. E non mi sembra che i risultati siano poi granché positivi (politici a parte, che hanno trovato il modo di fare quel che vogliono senza comparire e rischiare nulla).

  11. bruno courthoud Says:

    dirigenti pubblici e segretari comunali “ad personam”, ormai. E vai con lo spoil’s system, che tanto fa e farà comodo a tutti (salvo poi criticarne l’applicazione su casi singoli)! Per chi avesse interesse, ho trascritto sulla mia pagina di fb alcuni articoli in merito che avevo pubblicato nel 2007, ma più attuali che mai! Poi trascriverò anche una ipotesi di modificazione alla 45/95, dettata unicamente dal buonsenso, che avevo abbozzata e trasmessa a giovanni sandri, allora consigliere regionale e, se non sbaglio, segretario DS, il quale mi aveva cortesemente risposto di condividerla integralmente!

  12. bruno courthoud Says:

    In merito l’ultima novità è quella della zarina viérina (adriana viérin) che, senza lavoro, è stata nominata, per gli eccelsi meriti acquisiti e l’indiscutibile professionalità, direttora (o direttrice?) dell’Agenzia del lavoro. Peccato che abbia avuto l’onestà di affermare e riconoscere: “per fortuna potrò avvalermi della collaborazione del coordinatore robert vicquéry (nominato e benedetto anche lui dallo spirito santo), per il momento dovrò studiare”! benedetta viérina!


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