Pont alternativa!
Ci sembra doveroso segnalare questo indirizzo, http://www.facebook.com/reqs.php#!/album.php?aid=155894&id=255649933408&ref=mf, perché non ci sono molte persone che in Valle usino sapientemente la satira. Lo stile delle immagini è quello graffiante della mai dimenticata rivista francese Hara Kiri. Collages sfacciati dal contenuto schietto e spesso volgare, pugni diretti allo stomaco, schiaffi dati per squarciare il velo dell’ipocrisia, del politicamente corretto. Un sasso lanciato nell’immobilismo culturale e conformista della nostra cara Valle. Una salutare presa d’aria.
Explore posts in the same categories: Artisti in provincia, InformazioneTag: Antonio Jans, Hara Kiri, Pont-Saint-Martin alternativa, Satira
You can comment below, or link to this permanent URL from your own site.
30 marzo 2010 a 18:46
Fortissima!
30 marzo 2010 a 19:48
Non so quanto effettivamente gradisca i “sassi lanciati nell’immobilismo culturale”, nonchè le “salutari prese d’aria”, chi politicamente tifa per un novello (novello?) partito che tappezza Aosta, in vista delle sue primarie dell’11 aprile, con manifesti dal disarmante immobilismo pseudoculturale consistente nel reiterare l’informazione in italiano nella parte superiore dei manifesti e in francese in quella inferiore, senza avere il coraggio di aprire una salutare presa d’aria sulla verità linguistica valdostana, accantonando propagandistiche quanto patologiche dissociazioni dalla realtà che fanno sorridere senza instillare subliminalmente a nessuno dei dubbi sulla datatissima evaporazione del francese in Valle.
30 marzo 2010 a 23:03
ma se lei non usa il francese,non deve usarlo nessuno.???Io lo parlo spesso e volentieri e sono ben contento di difenderlo come difendo anche il patois…
31 marzo 2010 a 05:18
Michel, io ti rispetto, ma sei un mosca bianca che non fa testo. In vita mia non ho mai sentito residenti che parlano francese tra loro in regione, ovviamente prescindendo dalle recite politiche. Un partito che nasce oggi fingendo di trovarsi nell’altro ieri parte con un piede talmente sbagliato da renderlo non inutile ma dannoso,indipendentemente dalla volontà dichiarata di fare politica in modo alternativo rispetto a negativi vezzi locali di cui comunque stracopia proprio il peggiore.
31 marzo 2010 a 09:03
a proposito di bassa valle perché non si parla della stronzata di far esplodere un masso ad arnad, di come è stata condotta da schifo l’operazione, distruggendo la statale, di come ieri gli operai della ditta che lavorano allo sgombero abbiano visto sfrecciare a pochi metri dalla loro testa un masso di qualche decina di metri cubi e poi se ne siano scappati via, per non lasciarci la pelle? bel modo di mettere in sicurezza una zona: creando una serie di nuovi pericoli (nuovi massi pericolanti). Ma tutto tace, alla faccia della trasparenza e della libera informazione….
31 marzo 2010 a 09:18
ma chi ha organizzato il tutto? la protezione civile? incredibile, con le tecniche di cui si dispone oggi! un lavoro da incompetenti!
31 marzo 2010 a 10:54
sì bruno, organizzava meglio Vignet des Etoles, neh?
31 marzo 2010 a 11:04
Belli i manifesti.
Sul masso di Arnad anchio sono rimasto impressionato.
@raz-les-bolles Come sai che cè stato pericolo per gli operai? testimonianze dirette?
31 marzo 2010 a 11:13
yes, naturalmente.
31 marzo 2010 a 11:27
Sarebbe opportuno portarle a conoscenze queste testimonianze.
31 marzo 2010 a 15:50
scusate ma di massi si parla in un altro post!
Qui si parla di intimo!
Dumque se non sbaglio la regione ha deciso di rilanciare la pezzata nera! ottimo! quest’anno è l’anno della biodiversità e la pie noire razza autoctona- mica una soi-disant noire d’Hérens!-é in via di estinzione, quindi ottima scelta!
Chi é lo stilista?