Con chi sta Donzel?


Ma Donzel è di sinistra?

Donzel la mette sull’ideologico, la mette facile. Per lui l’imperativo è: non consegnare la Valle d’Aosta alla destra! Un’argomentazione che mantiene, soprattutto per le generazioni passate, un certo fascino. Cosa poi voglia realmente significare è un’altra cosa. Donzel, come Berlusconi (perdonatemi il confronto sproporzionato), si rivolge alla pancia degli elettori e non al loro cervello. Sbandiera, in loco, lo spauracchio del fascismo, come l’Altro, in Italia, quello del comunismo. Nella Penisola ha funzionato, da noi funzionerà? Donzel cerca di raccattare i voti degli unionisti romantici, i fedeli all’immagine di un partito martire della Resistenza, seppur nato dopo. (Non è la realtà che conta, ma quello che di essa si percepisce e si riconosce solo quello che fa più comodo). Donzel attacca la sinistra che considera radicale, includendo nel mazzo persone come Guido Dondeynaz, Roberto Louvin, Iris Morandi, Dina Squarzino, Carlo Curtaz…, Donzel è ridicolo! Ma sa che oggi non sono i contenuti a dare spessore alla politica, ma lo spettacolo di cui l’aggressione verbale è l’ingrediente principe. I contenuti sono l’amministrazione della nostra città, governata da lustri anche dal suo partito e da quella parte di unionisti e autonomisti che, secondo lui, hanno garantito un buon governo di centrosinistra. I contenuti sono lo spreco di denaro pubblico, lo scempio urbanistico, la speculazione selvaggia, il vuoto di identità che ancora caratterizzano il nostro capoluogo. Se questo è di sinistra, caro Donzel, allora la destra non fa più paura!

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16 commenti su “Con chi sta Donzel?”

  1. Mahdi Says:

    Vendola ha appena dimostrato alla classe dirigente PD, convinta di poter fare i suoi (spesso sporchi) affari sulla pelle dei cittadini, che il coraggio paga. Che si proponga un valido candidato di opposizione allo squallore unionista (quindi con un programma concreto e con una linea politica chiara) e sarà possibile al meglio mandarli a casa tutti, al peggio mandare a casa almeno i collaborazionisti, Donzel in primis, riducendo il PD all’insignificanza anche formale. Appare infatti chiaro che il “disegno” della dirigenza PD è spaccare l’opposizione per permettere la vittoria UV-PDL (il contrario di quanto sostenuto pubblicamente) in cambio di… Smascherata in campagna elettorale, questa strategia si trasforemerà per l’astuto Raimondo in un boomerang di proporzioni speriamo definitive.

  2. Sebastiano Says:

    D. è il segretario senz’anima di un partito di vecchi, il Pci-Pds-Ds-Pd. Punta al risultato minimo, quello di mantenere i voti dello zoccolo duro post-Pci, spaccando il fronte della possibile alternativa all’Uv. Questo lavoro sporco sarà sicuramente ricompensato, più o meno alla luce del sole. Per questo D. evoca il pericolo del fascismo, sfidando il senso del ridicolo e superando ogni limite di decenza, e paragona il quadrumvirato Uv-Sa-Fa-Pd all’Unione di Prodi, fingendo di dimenticare persino che Prodi nel 2006 appoggiò Nicco e Perrin, contro Uv & c. Sì, direi che il suo agire politico ha come modello il Cav. La menzogna spudorata al servizio degli interessi più inconfessabili.

  3. mistery Says:

    condivido le analisi qui sopra. Quel che mi ripugna in modo particolare è la corte masochistica che il galletto si ostina a fare a quel venduto di donzel, contro ogni ragionevole speranza che possa cambiare idea nella sua folle corsa a stendersi a mo’ di tappetino davanti alla balena rossonera e ai suoi lacché.

  4. bruno courthoud Says:

    donzel e i suoi devono essere isolati, costi quel che costi; sono dei traditori che hanno tradito quanto affermato in sede di formazione del PD, ennesima trasformazione del vecchio PCI e nulla più, qui al servizio dell’UV e compagnia bella. Faranno la fine che si meritano i traditori.

  5. giorgio. bruscia Says:

    Allora in questo caso una domanda è d’obbligo.
    Ma gli indipendentisti sono proprio di sinistra? Qualcuno ci dovrebbe pensare su…Storicamente credo che a collaborare con il Pci questi signori abbiano avuto seri dubbi, e grossi incubi. E oggi cosa è cambiato?

    Che qualche capoccia attuale di questa sinistra di voialtrisignori abbia riletto la storia in modo più confacente alle proprie esigenze? Può darsi. Ma i sadici siete voi che vi ostinate a tenere in vita un tacchino morto e rinsecchito con iniezioni di Gerovital

    cordiali saluti

  6. poudzo Says:

    Signor Bruscia noi non stiamo guardando alla Storia, ma più semplicemente ai risultati che abbiamo sotto agli occhi. Ci chiediamo dunque, se il ponte sul Buthier, costoso, inutile e stupido, sia di sinistra. Se lo sfruttamento intensivo del territorio per favorire l’edilizia speculativa privata sia di sinistra, se le manifestazioni idiote che ci rimbambiscono tutte le settimane siano di sinistra e via dicendo.

  7. giorgio. bruscia Says:

    @ Mahdi,
    tu critichi il Pd e basta. Il Partito Apparato è quello tuo, il solo che vedi, il solo che ti tormenta e che hai in testa. Fino a ieri ci avete spaccato i marroni con le ideologie da condannare, con lo stalinismo e quant’altro ancora. Questo solo per poterci attaccare e affondare con la solita storia del Pci e del suo centralismo democratico. Bene. Ne abbiamo fatti di strada in avanti. Con pazienza, con calma, ma stiamo per arrivare al traguardo.

    Ma voi sempre fermi lì. Granitici e immortali paracarri, fermi a indicare sempre lo stesso miglio, che da una vita è sempre quello. Per me il Pd è una realtà complessa in cui ci sono la Bindi, e Marino, Bersani e Franceschini, e mi sta bene così. Le scelte in Puglia sono state fatte un mese prima della scadenza per dover ufficializzare le candidature, e sono state fatte come le fa un partito federalista. Il fatto che ci fossero tante idee, tante analisi ed altrettante opzioni è ricchezza, se si sta insieme, è debolezza solo se ognuno vuole andare per conto suo. Farevi piuttosto un esame di coscienza.

  8. giorgio. bruscia Says:

    @ Poudzo, devo dire che sei un pò strabico e molto di parte. Ciò ti inibibisce la possibilità di avere un’immagine reale e forse come è possibile oggi…tridimensionale.

    Queso rimbrotto che esprimi al sottoscritto, forse non è a me che devi rivolgerlo, bensi, agli altri cari interlocutori che non paiono così in tema e coerenti come dovrebbero. Si limitano come al solito a spalare m…. sul noto ventilatore messo artatamente in funzione.

  9. Mahdi Says:

    Per il Signor Bruscia:

    Questa è solo la più celebre, pronunciata dallo sdoganatore di Salò nonché persona recentemente sentita a Palermo in merito ai contatti con Vito Ciancimino. Non a caso il “federalista” preferito dall’UV, cittadino onorario di Cogne e titolare di una delle distinzioni di cioccolata inventate da Caveri. Se la ascolti, la mediti, intuisca a quale immondo genere di accordi fa pensare. Assapori particolarmente il fatto che viene dalla bocca di uno dei garanti della “moralità” del PD. Poi, se le riesce, taccia. Se invece preferisce continuare, ne sono pronte tante altre, Signor Bruscia, tantissime altre.

    A livello locale, non andiamo meglio.
    Sul sito del Consiglio regionale sono disponibili le registrazioni video degli interventi in assemblea. Si riveda in particolare quelle di Rigo, che, nello sforzo di superare in vicinanza a Rollandin financo i consiglieri UV – impresa apparentemente impossibile, in cui ha però contro ogni aspettativa successo -, riesce perlomeno a diventare comico: la caricatura di se’ stesso, roba che neanche Moretti oserebbe immaginare.
    Per quanto riguarda Aosta, è già stato qui ben luminato quale conflitto di interessi appesantisca pubblicamente l’azione del PD. E, appunto, si tratta di quanto è pubblico. Il resto è lasciato all’immaginazione (?) oppure alle favole che si raccontano ai bambini per farli stare buoni: “Attento, ché se continui a disturbare chiamo il PD e…”.

    Ben ha scritto poco fa Mistery sull’incomprensibile pulsione che porta l’opposizione a cercare l’accordo con simile compagine. Accordo che, ove pure fosse ottenuto, porterebbe forse qualche voto, ma ne farebbe perdere molti di più e soprattutto segnerebbe una sconfitta politica, prima ancora che elettorale, visto che si sarebbe immediatamente paralizzati.
    Spiace dirlo e non potrei mai sostenerla, ma l’unica linea coerente appare sempre più quella di Grillo: un comico prestato alla politica al posto di un branco di (avidi) buffoni che si credono politici.

  10. giorgio. bruscia Says:

    Grillo chi? Il bugiardo? Il buffone di corte che ha detto che non avrebbe mai fatto politica e invece non é vero? Pronto anche lui a “puppare” da quella mangiatoia che ha sempre denigrato? Voi, i suoi seguaci abboccate…noi no.

    Una signora al supermarket diceva: …si, ma loro della sinistra sono disuniti. Per giustificare il fatto che una parte del paese non dava fiducia alla sinistra proprio per questa ragione. Quindi un Grillo che fa campagna contro il Pd – come voi del resto – per la destra è un bengodi. Credo che noi si debba stringere ancora un pò i denti per spazzare via tutta questa gente dal nostro novero.

    Loro non aiutano né noi, né la sinistra, quindi anarchici o liberisti che siano, vadano a destra, poiché non hanno nulla a che spartire con uno Stato che a sinistra si fonda sulla Costituzione e che ne esalta la solidarietà. Quando loro…quando voi avrete concluso il percorso e vi ritroverete a destra, come tanti vostri cloni presenti nel Pdl allora la gente verrà da noi.

    Per il resto sono stanco di tutte queste vostre minacce con ridicoli messaggi-ricatto inviatimi e tipici dei piccoli capibastone. Non da angeli sterminatori. E’ da tempo che cerco di valutare ciò che dite. E’ da tempo che vi siete squalificati da soli nel campo dell’onestà intellettuale. Come Grillo, anche a voi, duri e puri, manca la percezione della società reale e riuscite carpire la buona fede di qualche lavoratore e pensionato, intercettando i loro bisogni e le loro istanze. Ciò non toglie che Grillo sia un buffone. Voi non posso sapere.

    Far leva sui sentimenti della gente, cavalcarne gli umori, alzare il tono della voce per parlare alla loro pancia anzichè al loro cervello è tipico di tutti i populisti. Non si può continuare a sostenere una cosa e sistematicamente poi smentire…magari con un’altra discesa in campo, quella grillesca. Questo film lo abbiamo già visto. Non necessitiamo di repliche.

    Ed è così che ci salutiamo, come da vostra richiesta, dato che non siete capaci di aprire un minimo dialogo, ma siete sempre pronti a fare del falso moralismo accattone come vostra unica arma, spuntata.
    Ora starete più tranquilli nel parlarvi addosso.

  11. Walt Dangerfield Says:

    Che pena, che pena.

  12. poudzo Says:

    Vorremmo capire di che minacce parla il signor Bruscia, e quali sarebbero i ridicoli messaggi-ricatto che gli avremmo inviato. Non siamo né duri né tantomeno puri, abbiamo le nostre idee che si basano non tanto sulle teorie che ascoltiamo, ma sulla concretezza delle cose che viviamo.

  13. Mahdi Says:

    Chiedo scusa alla redazione di Patuasia per l’evidente provocazione, ma non resisto (dal blog di Grillo):
    “Il compianto Mike Bongiorno, quando faceva la pubblicità del prosciutto Rovagnati, si immedesimava a tal punto da diventare lui stesso un prosciutto. Il vertice disconnesso del Pdmenoelle è andato oltre, per fare l’imitazione del prosciutto Pdl, è diventato un intero maiale.”

  14. emilio Says:

    “Donzel è ridicolo! Ma sa che oggi non sono i contenuti a dare spessore alla politica, ma lo spettacolo di cui l’aggressione verbale è l’ingrediente principe.” in quanto ad aggressione per fare audience, mi sembra che non ci sia niente da insegnarvi …

    sull’apprezzamento dell’operato nella Città di Aosta, i sondaggi mi risulta che dicano altro, ma probabilmente come ha insinuato qcn chiedono sempre alle stesse persone, come sul vostro blog scrivono sempre persone che insistono nella stessa area politica ossia anti-PD a prescindere.

    http://www.aostaoggi.it/2010/gennaio/11gennaio/news16957.htm

  15. superzenta Says:

    Per dare vivacità al dibattito invita tu qualcuno di nuovo, meglio se non ci ama. Grazie.

  16. michel Says:

    beh se l’operato nella città di Aosta è soddisfacente poveri noi.Chissà quanti altri ponti sul Buthier e rotonde annesse dovremo ancora sorbirci…


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