Internet libero sempre!
Tempi duri per i blogs, soprattutto per quelli che, come Patuasia news, si occupano di politica. Come già saprete nel pacchetto sicurezza approvato dal Senato vi è un emendamento (Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet) del senatore Giampiero D’Alia (UDC), in base al quale un qualunque cittadino che ritiene ingiusta una legge e, per questo, la critica in rete, è tacciabile di istigazione a delinquere. I providers dovranno bloccare il blog, la violazione di tale obbligo comporta da 50.000 a 250.000 euro, mentre il gestore rischia da uno a cinque anni, in quanto ritenuto responsabile di tutto ciò che nel blog vi è scritto, commenti compresi. E’ chiaro come il sole che si tratta di una legge censoria che vuole controllare l’unica voce realmente libera che c’è sul Pianeta e cioè internet. Esattamente com’ è in uso in Cina e in Birmania, paesi notoriamente democratici. A quando si conferirà il premio per la delazione? Mi sembra di ricordare che una volta, in un certo periodo storico, denunciare il vicino di casa si usava. Anche solo per occuparne in seguito l’appartamento…
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Tag: Apologia di reato, Blog, Censura, democrazia, Giampiero D'Alia, Internet, Istigazione a delinquere, libertà, Repressione
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21 gennaio 2010 a 12:47
Vi segnalo l’iniziativa di Wired per “candidare” internet al nobel per la Pace (http://www.internetforpeace.org/manifesto.cfm) e quella di Diritto alla rete per organizzare la protesta nei confronti dell’emendamento d’Alia (http://dirittoallarete.ning.com/). Io ho aderito.