Trans-enne!
Siamo la città delle transenne. Le trovi ovunque. Alcune stazionano per anni nello stesso posto. Stanno lì come fragili scheletri di un corpo che fu. Costole di ferro arrugginite appoggiate ai muri romani o arrovesciate su aiuole altrettanto rinsecchite. Nel logo istituzionale, al posto del leone, dovremmo metterci una transenna: ci è sicuramente più familiare. Al contrario del felino è creatura del territorio. Che c’entra infatti con noi il re della savana? In via Torino le transenne sostengono giovani alberi. Stanno in fila indiana, ordinate come soldatini. La cultura d’oltralpe suggerirebbe altri graticci, magari circolari e più protettivi, anche più bellini, ma la crisi pare condizionare le scelte dell’amministrazione che si fanno parche e minimali. Minimali come i cervelli che tali scelte contemplano.
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Tag: Aosta, Degrado urbano, Via Torino
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15 dicembre 2009 a 18:03
A proposito di loghi istituzionali, pochi forse notano la grande scritta che campeggia sulla facciata sud del palazzo regionale, seminascosta dalle fronde degli alberi, e sbalzata in caratteri metallici. Anni fa forse saremmo stati in tempo per sostituire la massima “voir clair, vouloir vivre” (che messa in quel posto é pure paradossale), con un gigantesco buono benzina da 10 litri. Poi venne l’era della carte vallée, adesso è passata anhe quella. Tra un po’ ci accorgeremo che non ci rimane che piangere (in francese, però!). Più che per le transenne io adesso voterei per le rotonde, che ormai hanno invaso anche le piste da sci e i campi di tsan.