PdL batte PD 3 a 0!
Il PdL spara contro il PD: come dargli torto? Il vicesindaco, Marino Guglielminotti Gaiet, minaccia il Presidente del Consiglio comunale, Renato Favre, di sputargli in faccia (un desiderio che condividono in molti, ma questi non rivestono panni illustri, tantomeno lo dicono entro mura istituzionali), un’uscita non elegante certo, meno grave, comunque, della difesa del progetto che prevede due nuovi condomini in via Chabod. Uno a zero per il centrodestra! Il presidente della Commissione del Territorio, Alder Tonino, ha la mano stanca a forza di firmare progetti assurdi come quello nell’ex area Cogne che prevede un altro condominio di 50 alloggi. Due a zero per il centrodestra! Il progetto della pista ciclabile di Montfleury è firmato dal figlio di Vanni Florio, membro della Commissione edilizia comunale. Tre a zero per il centrodestra! Se poi vogliamo valutare ciò che il PD ha fatto in cinque anni di governo con l’Union e l’area autonomista, dal ponte sul Buthier, alle piazze “restituite”, dal progetto pasticciato e incoerente dell’ospedale, al consumo del territorio, non possiamo che infliggergli il ko!
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Tag: Alder Tonino, Aosta, Comune, Marino Guglielminotti Gaiet, PD, PdL, Ponte sul Buthier, Renato Favre, Vanni Florio
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29 novembre 2009 a 20:12
senza entrare nel merito di questa piccola vicenda di chez nous, oggi ho letto su un blog PD de nos atres una giustificazione che mi ha lasciato senza fiato: quel che gli uni, a torto o a ragione, chiamano “conflitto di interessi”, gli altri chiamano “convergenza di interessi”.
Se questa giustificazione è valida, PD e Berlusconi possono stringersi tranquillamente la mano: quel che da una parte è chiamato, a torto o a ragione, “conflitto di interessi”, dall’altra è chiamato “convergenza di interessi”.
Dipende solo dai punti di vista.
5 dicembre 2009 a 07:56
generalmente vi apprezzo anche quando siete hard… ma oggi no. 3) mi risulta che il figlio di Vanni Florio ha vinto un regolare concorso per lo staff di consulenti di Aosta capoluogo ed è l’estensore (ovvero il lavoro di segreteria) della delibera. deve cambiare cognome? Inoltre vanni da tempo non fà più parte del PD avendo appoggiato il Galletto. 1 a zero per il PD 2) Alder Tonino non è il presidente della commissione territorio del consiglio e se il Pd appoggia la costruzione di nuovi edifici lo fà perchè ad Aosta trovare casa è un problema vero… o no? Il PDl ha delle proposte per le giovani coppie di Aosta che non siano andare sotto i ponti? 2 a zero per il PD 1) Ammettete anche voi che il signor Favre non è il tipo che invitereste a casa vostra per il the delle 5…. mentre sembra proprio che con il Pdl ci sia un rapporto carnale. contenti loro. 3 azero!
5 dicembre 2009 a 09:53
Siamo dei vecchi dinosauri in via di estinzione, lo abbiamo già detto. Probabilmente non capiamo il mondo che ci circonda, perché la nostra visione delle cose trova ormai pochi sostenitori, però ancora non siamo morti! Dunque, il figlio di Vanni, non può cambiare cognome certo, ma visto che è appunto il figlio di un politico che predica determinate teorie, dovrebbe avere il buon gusto di girare alla larga dal terreno di suo padre; gli avrebbe evitato la polemica che fa sempre molta breccia sul pubblico che poi si traduce in elettorato. Un coraggio e una sapienza che fanno parte di un mondo che scompare e che , a ragione o no, ancora noi abitiamo. Non volercene per questo.
Alder Tonino firma uno dei condomini che dovrebbero dare ospitalità alle giovani coppie, credi che questo non c’entri per nulla con la passione con cui li difende? E poi che razza di politica del territorio porta avanti quella del PD? A noi sembra che somigli come una goccia d’acqua alla speculazione democristiana del primo dopoguerra (forse allora legittima)e oggi alla politica ambientale di Berlusconi.Non c’è crescita demografica in Valle anzi, il centro storico è vuoto e l’unica strategia è quella di costruire e costruire? Creando aree periferiche squallidissime? E costringendo l’uso dell’auto con gli effetti inquinanti che ne conseguono? Non ti sembra una politica miope questa?
Per concludere, Favre non ci piace, ma che un vicesindaco si permetta in aula consigliare l’uscita di cui è stato protagonista ci sembra, una bella scopiazzatura dai comportamenti leghisti che non danno lustro a chi predica il rispetto e la morale. Adesso valuta tu chi ha, purtroppo, vinto la partita.