Traditore chi?
- La rabbia non più tanto giovane!
Raimondo Donzel se la prende con il deputato Roberto Nicco e lo taccia di tradimento! Avrebbe tradito prima i Ds e poi il PD e magari anche il PCI! Il deputato di tutti i valdostani, sempre secondo Raimondo, non dovrebbe sostenere nessuna lista, vivere in un limbo e guardare i poveri elettor-mortali da così in alto da perdere qualsiasi colorito. Pallido e silenzioso come un elfo dovrebbe occuparsi dei fatti di Roma che qui nessuno, o quasi, considera. Ma Nicco non è né pallido né silenzioso, tantomeno un traditore. Ha mantenuto l’impegno con l’Alleanza progressista e autonomista che lo ha eletto ben due volte. Come politico non poteva esimersi dal dare un’indicazione per le prossime europee e come uomo coerente e dotato di etica, non poteva non indicare la coalizione che lo ha sorretto e scelto come proprio rappresentante a Roma. Il suo gesto, di questi tempi, può sembrare eroico, in realtà dovrebbe essere letto come una scelta normale e ovvia, ma la normalità è diventata cosa eccezionale veramente! Che dire di quell’omino di Donzel? Eletto con un programma che ha stracciato poco tempo dopo? Non abbiamo parole che possano essere scritte su un blog per esprimere la nostra rabbia; speriamo che l’elettorato tradito, insieme a noi, gli volti dignitosamente le spalle.
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Tag: Elezioni Europee 2009, galletto, Raimondo Donzel, Roberto Nicco
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29 Maggio 2009 a 16:41
“Il deputato Roberto Nicco viene tacciato di tradimento! Avrebbe tradito prima i Ds e poi il PD e magari anche il PCI!”
Lui non si sarebbe mai sognato di appartenere al Pci, lui. Troppo coinvolgente per una persona che svolazza di qui e di là. Il Pci era una cosa molto seria e i traditori allora facevano brutta fine.
Mica come oggi che se le elezioni, capitano in un momento in cui la regione è nel pieno di una crisi senza precedenti, una crisi di coscienze, di regole, di economia, va sempre tutto bene ugualmente. Oggi invece è alla rincorsa del detto:
O con Franza o con Spagna, basta che se magna.