Schizo!
Quando parlo di schizofrenia al potere, non parlo a vanvera. Nell’ultimo numero del Peuple, il sindaco, Bruno Giordano, campeggia tra le sue dichiarazioni. Cosa dice? “Aoste doit devenir plus attrayante que jamais… Pour les places, j’ai une idée: on a la chance d’en compter cinq assez importantes dans le centre-ville. Mais elles n’ont pas de points en commun: cette administration veut changer les choses, en commençant par la place Narbonne…” Cambiare le cose? Ma allora la giunta precedente faceva schifo! Ma allora piazza Narbonne è davvero una desolazione! Ma da che parte sta il sindaco? Si ricorda che il suo partito è esattamente quello che ha governato fino a ieri? Cheffa, sputa nel piatto dove mangia? E la continuità di intenti con l’amministrazione Grimod di cui vanverava in campagna elettorale? Ma è schizofrenico?
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21 settembre 2010 a 14:31
Degne di una altro sondaggio di Patuasia le dichiarazioni del sindaco Giordano.
Corre voce, ma è bene usare il condizionale, che il progetto di riqualificazione di Piazza Narbonne consista nella creazione di una serie di negozi dove ora ci sono gli uffici regionali.
Speriamo che resti una voce.
Ma non ci sarebbe da stupirsi più di tanto: il commercio soffre, gli esercizi chiudono e il governo regionale/comunale ne crea degli altri. Come era successo per l’area archeologica di Saint-Martin de Corléans in cui l’opera così mastodontica ed inutile sosterrà una galleria commerciale sopraelevata. Con buona pace dei commercianti di Viale Conte Crotti, una delle poche realtà che ha sempre dimostrato iniziativa e dinamismo.
Ma ormai abbiamo capito che la solidità ed il consenso di tanta politica valdostana sono basati sul “cemento”: nuovo cemento che si sovrappone al vecchio in una infinita voglia di cambiare le cose fino al giorno prima difese a spada tratta.
21 settembre 2010 a 15:45
Ma perchè il sindaco Giordano usa il francese che ad Aosta è presente quanto i coccodrilli per le strade o nei bar con una birra tra le zampe?
Atto di devozione verso l’UV ma anche dimostrazione di estraneità dai residenti, quindi una deplorevole dissociazione dal reale proprio da parte di chi dovrebbe risolvere i problemi reali.
21 settembre 2010 a 18:38
Quando toglieranno il bilinguismo parlerà solo italiano.ora è più che giusto che utilizzi anche il francese…
E un pò di patois andrebbe ancora meglio…
21 settembre 2010 a 19:49
No, conosce anche il patois? Allora può girare il mondo. Quando parte?
21 settembre 2010 a 19:58
non preoccupatevi, le parole di bruno giordano vengono tradotte in francese solo sul Peuple, il fogliettino politico plus amusant che circoli da queste parti.
21 settembre 2010 a 20:01
Michel, le persone che accettano la realtà sorridono del fatto che un sindaco usi una lingua che nessuno parla solo per fare omaggio all’UV che l’ha designato a tale incarico.
Non so cosa intendi per bilinguismo: il fatto che qui si parla italiano e francese? Se lo pensi, alza meno il gomito.
Se ti riferisci all’indennità di bilinguismo, metodo inqualificabile per catturare il silenzio sulla muccata della finzione francofona, non vedo il nesso. Come la maggioranza dei residenti, io non ho ( nè vorrei avere) tale elemosina priva di alcuna relazione col reale, per cui pretendo che la mia città abbia un sindaco che non viene telecomandato dall’UV per quanto riguarda l’idioma che usa e sciorina ai residenti illudendosi che apprezzino l’amenità linguistica.
Michel, non imitare certi pidiellini nostrani(Lattanzi e Zucchi,che non prenderebbero mai posizione pubblica contro la lingua usata dal sindaco, anche se in privato hanno sempre detto di pensarla come me: non vogliono compromettere la speranza di sedersi al tavolo imbandito della maggioranza, hanno già il tovagliolo al collo e le posate in mano).
21 settembre 2010 a 20:14
Beh,come abbiamo già avuto modo di vedere sul fatto linguistico e di minoranze la vediamo in m,odo diverso.Fosse per me basterebbe solo il patois e il francese…
L’italiano lo lascio agli italiani,io mi ritengo valdostano e stop….
Su questo aspetto sono un pò estremista forse ma la vedo cosi…
Finchè rimaniamo una Regione bilingue è giusto che sia cosi’….
21 settembre 2010 a 20:31
povero michel, senza i soldi degli italiani saresti con le pezze al culo. impara l’idioma e tienteli ben stretti.
21 settembre 2010 a 20:32
Michel, spera che non ti facciano il test dell’etilometro quando dici che la regione è bilingue…
Vorresti solo patois e francese? M
21 settembre 2010 a 20:38
Michel, spera che non ti facciano il test dell’etilometro quando dici che la regione è bilingue…
Vorresti solo patois e francese? Mi sembri un touareg che nel deserto del Niger vorrebbe le foreste canadesi e la banchisa polare….
Sappi che la realtà va accettata, altrimenti diventi un dissociato come lo sono gli integralisti etnolinguistici. E la dissociazione dal reale è una malattia, campo di attività per psicologi e psichiatri.
22 settembre 2010 a 07:07
Avrei appoggiato volentieri quel deputato svizzero che voleva ampliare la Svizzera.
Invece di festeggiare i 150 anni dell’unità d’Italia avrei preferito l’annessione alla Francia.
Se l’unica ragione perchè io la vedo così è dovuto al mio tasso alcolico come suggerisce qualcuno, allora viva l’alcool…
22 settembre 2010 a 08:12
A proposito dell’area megalitica di Saint-Martin de Corléans e della schifezza in cemento che ci stan facendo sopra, sentite un po’ come la spara grossa L. Vierin con la sua cavolo di “restitution”:
(ANSA) – AOSTA, 21 SET – Un volume di 134 pagine per raccontare il concetto di restituzione (…)
”La Restitution – ha esordito l’assessore alla cultura Laurent Vierin -, termine coniato nella nostra regione, e’ la filosofia e la politica che contraddistingue tutte le iniziative culturali valdostane; un concetto che si e’ materializzato in azioni puntuali e concrete”. L’assessore Vierin ha anche ricordato che ”le metodologie e le strategie che hanno guidato l’azione dell’assessorato in questi ultimi anni hanno permesso di riconsegnare ai cittadini il castelli di Aymavilles e Quart, il Teatro romano di Aosta, l’area megalitica di Saint-Martin-de-Corleans, ma anche la conoscenza e il pensiero di personaggi quali Sant’Anselmo, Corrado Gex e Jean-Baptiste Cerlogne”.
Il libro, che e’ il terzo edito dell’assessorato, sara’ promosso anche fuori dai confini regionali perche’ ”il turismo culturale rappresenta un volano per lo sviluppo economico e sociale regionale”, ha concluso Vierin. (ANSA).
Bella filosofia, … ma se, per le schifezze che han fatto a Saint-Martin, adottando, molti anni fa, un progetto che faceva vomitare, soprattutto per favorire un architetto ben noto e contro i molti progetti più belli e soft presentati al concorso di idee dell’epoca, la Corte dei conti chiedesse a qualcuno la “restitution” dei denari mal spesi….?
22 settembre 2010 a 08:59
@Michel
Avrei appoggiato volentieri quel deputato svizzero che voleva ampliare la Svizzera. Invece di festeggiare i 150 anni dell’unità d’Italia avrei preferito l’annessione alla Francia.
E i sette nani nel corpo forestale? E Bianca Neve che legge il TG3? E, perché no, l’annessione alla Padania? Facciamo uno stato unico con il Portogallo e un ponte a campata unica Aosta-Porto.
Ma quanti anni hai? 13? Oppure sei andato a scuola a Topolinia? Ma puoi immaginare che in Europa nel 2010 uno stato “si ampli?” Che vuol dire?!? Annessione alla Francia?!? E pensi che poi la Francia ti darebbe tutti i soldi che prende la Vallée dalla capitale dell’Italia? Ma dove vivi? In un gioco di ruolo con le miniature dei personaggi?
22 settembre 2010 a 09:10
Vabbé,7 nani nel corpo forestale e biancaneve che legge il tg3 mi sembra che ci siamo vicini……
Poi subiton a guardare la questione soldi…
Teniamo in piedi una pagliacciata chiamata autonomia solo per i soldi…
Il bilinguismo reale non esiste per la maggior parte delle persone.
Gli togli la carte vallée e sembra che il mondo cada…
Se dobbiamo fare mezz’ora di macchina per andare al lavoro sembra ci crolli il mondo addosso quando c’è gente che si fa 2 ore per andare e 2 ore per tornare…
Siamo assistiti da MAMMA Regione in tutto e siamo solo capaci a piangere.
Un pò di soldi in meno magari farebbero ridurre gli sprechi e aumentare le cose fatte con la testa…
Altro che Restitution delle balle e Aree megalitiche da far spavento…
22 settembre 2010 a 12:11
E’ inutile fare il tiro al pigeon minoritaire, salvo poi venire disorientati dall’ultimo intervento qui sopra, che sfata molti pregiudizi delle suddette sparate.
Siamo nel 2010, ognuno ha il diritto di scegliersi l’identità personale che vuole. Detto questo però, bisogna rendere atto a Taguele, che ha ragione da vendere quando dice «ma puoi immaginare che in Europa nel 2010 uno stato “si ampli”?». Poi bisogna considerare anche il fatto che tutta la discussione è viziata dal fattore Lega Nord, che è uno scimmiottamento perverso e degenere di queste istanze.
Non ho la presunzione di avere verità in tasca, ma voglio solo fare qualche riflessione. La prima è che vedere un sondaggio (non scientifico) di Aostasera.it concludersi con la maggioranza dei votanti favorevoli all’annessione alla Svizzera mi provoca un sorriso sarcastico e amaro. Forse però è un sentimento che bisogna superare, per capire.
La seconda riguarda ALPE che, mescolando Verdi e Renouveau, accosta persone vicine sull’idea di amministrazione, ma lontanissime su queste questioni. Riccarand (lo nomino solo per avere un soggetto) sembra che voglia essere un nuovo Chabod: cavalcare le istanze degli autonomisti, svuotandole ad arte dall’interno. Per ora, ad Aosta, si è aggiudicato la prima partita: guardate chi è entrato in consiglio. In regione la partita sarà diversa però. (Senza contare che vincere le vere partite è un’altra cosa, quelle le vince l’UV che queste questioni le ha cassate ormai da tempo).
Che dire altro.. boh. Era meglio stare ognuno a casa sua guardandosi in cagnesco ogni volta che incontrandosi uno diceva “buongiorno” e l’altro “bonjour”? Quanto può impensierire una minoranza che reclama luoghi e spazi di aggregazione? La double filière è il male assoluto?
22 settembre 2010 a 21:15
Un’idea soltanto un’idea.
Ma se invece di commentare solamente le immonde schifezze a livello architettonico che stanno deturpando la Valle e che vengono presentate dal governo locale come opere che rimarranno alla storia promuovessimo una sottoscrizione per invitare almeno due esperti a livello nazionale e sottoporgli le realizzazioni?
Ci sarebbe da ridere sapete perchè molto molto probabilmente sarebbe uno sputtanamento “trasfrontaliero”.
Se poi dicessero che è tutto perfetto…ci saremo sbagliati.
Sull’area di Saint-Martin noi dell’ALP avremmo già diversi nomi prestigiosi ma mancano un 1.000 euri al massimo per le spese di viaggio ed alloggio degli invitati che finora ci hanno impedito di organizzare l’incontro di approfondimento.
Magari con l’aiuto di Patuasia per quanto riguarda la rendicontazione delle spese sostenute al centesimo, con le pezze giustificative on line disponibili per coloro che hanno contribuito.
Per insegnare al Palazzo cosa significa trasparenza.
Hai visto mai…
23 settembre 2010 a 08:38
[…] i blog entrano nell’aula consiliare: il sindaco Bruno Giordano (UV) si rivolge al gruppo […]
23 settembre 2010 a 11:36
Bene, signor Massoud apriamo questa sottoscrizione, noi siamo d’accordo e 1000 euro è una meta non impossibile. Ci dica come e cosa dobbiamo fare. Grazie.